Come aprire una parafarmacia, iter, requisiti e costi

Farmaci da banco, articoli sanitari, prodotti per la bellezza e la salute psico-fisica. Questo e molto altro è in vendita nelle parafarmacie.

Veri e propri centri di salute che sono ormai entrati nelle abitudini degli italiani. Il settore è in continua ed inesorabile crescita, sull’onda della sempre maggiore attenzione dedicata al benessere e alla cura personale. Sono quindi ancora molti gli spazi da riempire, specie dopo l’avvento delle liberalizzazioni, che rendono più semplice aprire una parafarmacia ed entrare in questo business interessante e vantaggioso.

Cosa serve per aprire una parafarmacia

Per aprire una parafarmacia serve innanzitutto il luogo adatto. La concorrenza è molto alta, tra farmacie e centri commerciali, ed è quindi necessario assicurarsi un buon bacino d’utenza. Da questo punto di vista diventano perfetti i piccoli paesi nei quali non sono presenti negozi similari, anche nel caso in cui sia già facilmente raggiungibile una farmacia.
Il locale dovrà avere una superficie minima di 60 mq, nei quali troveranno alloggio non solo le scaffalature per l’esposizione dei prodotti e i banconi, ma anche le aree dedicate allo stoccaggio e alla conservazione della merce.



 

Requisiti e iter per aprire una parafarmacia

La legge individua tre figure, ognuna con precisi requisiti:

  • il titolare della parafarmacia: può essere chiunque, purché maggiorenne che abbia assolto l’obbligo scolastico o minore emancipato autorizzato;
  • il preposto, cioè il responsabile dell’attività. Non deve essere per forza farmacista, ma se il negozio vende anche prodotti alimentari, dovrà avere i requisiti per questo indicati dal legislatore;
  • il farmacista: è una figura essenziale. Se titolare o preposto non sono farmacisti, dovrà essere un dipendente.

Dal punto di vista burocratico, nonostante l’attuale semplificazione, bisogna comunque seguire una trafila abbastanza lunga ed in particolare:

  • presentare al Comune una comunicazione di apertura redatta in triplice copia e sottoscritta dal titolare;
  • registrarsi sul sito del Ministero della Salute ed attendere la comunicazione della password per accedere al sistema. Dopo l’accesso sarà necessario assumere il ruolo di Responsabile della Comunicazione per la tracciabilità dei farmaci;
  • inviare con raccomandata A/R la comunicazione cartacea richiesta al Ministero, all’Agenzia Italiana del Farmaco, alla Regione e al Comune. Al termine delle verifiche del caso, il Ministero rilascerà, tramite email, l’abilitazione del profilo aperto in precedenza;
  • ottenere, tramite compimento delle fasi di registrazione sul sito del Ministero, il codice identificativo univoco, necessario per l’acquisto dei farmaci;
  • comunicare i dati dell’impresa alla Camera di Commercio competente.

A questo punto si possono contattare i distributori ufficiali per la fornitura dei farmaci.

Quanto costa aprire una parafarmacia

Aprire una parafarmacia richiede un investimento iniziale di circa 50.000 €. Tale cifra comprende, oltre alla sistemazione dei locali e all’arredamento, le spese inerenti le pratiche burocratiche e il versamento Enpaf all’Ordine dei Farmacisti che ammonta a circa 5.000 € all’anno.

Tra le spese importanti si dovranno calcolare, oltre all’affitto e alle spese per il personale, le utenze, che possono tranquillamente raggiungere i 100 € mensili solo per internet e telefono e la dotazione più propriamente tecnologica (computer, pistole per la lettura dei codici a barre e relativa assistenza).
Da non dimenticare il primo rifornimento di farmaci e prodotti: almeno 5.000 €.

Franchising parafarmacia

Aprire una parafarmacia in franchising è il mezzo più veloce ed efficace per avviare un’attività di successo aggirando i principali problemi che si affrontano agendo in proprio.
La somma richiesta varia molto a seconda dei marchi e delle caratteristiche del locale (negozio, corner, ambiente polifunzionale) e va dai 20.000 ai 40.000 €.

Oltre al risparmio evidente, si possono ottenere, con il franchising, notevoli vantaggi: formazione professionalizzante, agevolazioni finanziarie, supporto in fase di apertura e gestione quotidiana delle attività, completa informatizzazione tramite software dedicato.

L’aspetto più importante riguarda senza dubbio l’opportunità di sfruttare i rapporti consolidati con i fornitori ed i canali privilegiati per l’acquisto dei farmaci con un conseguente risparmio di tempo e, talvolta, di denaro. In questo settore, infatti, chi decide di operare come singolo imprenditore deve spesso scontrarsi con lungaggini e diffidenze. Non di rado i fornitori impongono ai nuovi arrivati il pagamento alla consegna della merce, con un notevole aggravio del budget.

Per visionare i marchi in franchising che offrono affiliazione per l’apertura di una parafarmacia clicca qui.



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